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venerdì 28 marzo 2014

SEL: "Non tirate troppo la corda....perché prima o poi si spezza!"

L'Abruzzo è in difficoltà seria. La nostra regione esce devastata dal fallimento delle politiche del centro destra di Chiodi, per questo si impongono delle forti scelte politiche, economiche, sociali e morali di netto cambiamento. SEL vuole essere protagonista di un percorso reale di svolta all'interno di una coalizione del centrosinistra, alternativa per programmi, idee e metodi al centrodestra di Chiodi. Dobbiamo però, riscontrare che la situazione odierna non ci pare andare in questa direzione. Il vincitore delle primarie e il PD ci sembrano interessati più alle candidature fuori dal campo del centro sinistra, che all'iniziativa politica e programmatica comune. Già dalla fase di accordo per le primarie avevamo chiarito in un documento e oggi ribadiamo che "siamo favorevoli ad una coalizione aperta alla società civile, ma siamo indisponibili alle proliferazioni di liste civiche, se utili solo a mascherare operazioni di trasformismo e di ricollocazioni di ceto politico". L'esplosione del numero di liste civiche e i tentativi numerosi di trasformismo politico, se non subito frenati, limitati e ricondotti all'interno di una coalizione che si definisce progressista, ci trovano profondamente contrari. In merito a questo punto, negli incontri ufficiali di coalizione, ci era stato garantito che non si sarebbe dato seguito a candidature coinvolte nei governi di centrodestra neanche nelle liste civiche. Il quadro oggi pare drammaticamente mutato. Tali condizioni, non solo non sono state rispettate, ma non si è neanche ritenuto necessario mettere a conoscenza le forze politiche che hanno dato vita alla coalizione e alle primarie di quanto stava accadendo. Ad oggi, solo dopo numerose e insistenti richieste, siamo riusciti ad ottenere un incontro di coalizione con il candidato presidente, che si terrà domenica 30 marzo. Se non otterremo risposte chiare, che vadano nella direzione di costruire un vero processo di cambiamento che metta al centro i problemi della Regione, non esiteremo a cambiare rotta. Ribadiamo, quindi, la nostra contrarietà a operazioni politiche trasformiste e avvertiamo il Pd di non tirare troppo la corda ... perché prima o poi si spezza! Occorre, per essere credibili e alternativi al centrodestra, porsi il problema di una nuova fase per l'Abruzzo, che avvii un nuovo modello di sviluppo intorno, all'ecologia, alla salvaguardia dell'ambiente, alla tutela dell'acqua pubblica e alla ricostruzione di L'Aquila. Occorre avere il coraggio per un futuro diverso, di una forte scommessa, per riuscire a dare risposte concrete alla crisi occupazionale, con politiche che guardano ai bisogni ed ai diritti dei cittadini. Immaginiamo che il centrosinistra possa rappresentare questa scommessa nel migliore dei modi, solo se sarà in grado di fare scelte di netta discontinuità col passato a partire dal personale politico. Il popolo di sinistra in Abruzzo ci chiede un reale cambiamento e la capacità di governare per far rinascere la nostra regione. Noi ci siamo e ci saremo con Luciano D'Alfonso, solo se sarà in grado di essere all'altezza di questa richiesta.
SEL ABRUZZO
Tommaso Di Febo - Coordinatore Regionale

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