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venerdì 22 agosto 2014

Scuola, secondo due mamme su tre il sistema scolastico italiano e’ obsoleto e da rifondare

Piu’ spazio alla pratica eall’attualita’ e meno alla teoria, avere strutture meno fatiscenti e maggiormente attrezzate, rendere la lettura un piacere per gli alunni e non un obbligo. Sono alcune delle caratteristiche principali della scuola ideale che le mamme italiane desidererebbero per i propri figli, le quali inoltre vorrebbero che nei programmi scolastici fosse dato maggiormente spazio ad approfondimenti legati ad arte (56%) religione (49%), ed ambiente (44%). Le principali problematiche? Emergono soprattutto dal punto di vista formativo (61%) che strutturale (39%) nonostante la pesante denuncia di strutture scolastiche fatiscenti (45%) e della mancanza di strumenti multimediali idonei all’insegnamento (39%).
E’ quanto emerge da un’indagine di Libreriamo (www.libreriamo.it), la piazza digitale per chi ama i libri e la cultura fondata da Saro Trovato, condotta su circa 800 mamme italiane, di eta’ compresa tra i 30 e i 60 anni, condotta con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community dedicate, realizzata in occasione del prossimo inizio dell’anno scolastico.
“La scuola è un’istituzione fondamentale per la formazione di quelli che saranno gli adulti di domani– afferma Saro Trovato, sociologo e fondatore di Libreriamo - I problemi del sistema scolastico interessano personalmente un grande numero di persone: gli insegnantigli studenti, i loro genitori. Proprio di quest’ultimi, in particolare delle mamme, abbiamo voluto raccogliere i pareri e le idee per rendere il sistema scuola una realtà più a misura dei propri figli.”
Quali sono le materie che non vengono trattate nel modo adeguato? Secondo le mamme la prima materia da rivederee’un italiano “che permetta di saper scrivere correttamente”(45%), quindi troviamo l’informatica (39%), da approfondire piu’ dal punto di vista pratico e meno da quello tecnico e teorico, e la geografia (33%), la quale andrebbe studiata non tanto dal punto di vista fisico, ma soprattutto dal punto di vista culturale, politico, ambientale. Per quanto riguarda le lingue straniere, quasi una mamma su 3 (31%) sottolinea la necessita’ di studiare meno la letteratura e piu’ il linguaggio parlato, mentre il 27% insiste sull’importanza di approfondire in particolare la storia contemporanea, “per comprendere meglio il presente e guardare al futuro”.
Quali altre materie non obbligatorie meriterebbero maggiore spazio? Secondo le mamme i programmi didattici delle scuole italiane dovrebbero prevedere maggiori approfondimenti legati all’arte (56%), (o meglio alle diverse arti figurative, in primis la fotografia ed anche il teatro), alla religione (49%), all’ambiente e all’ecologia (44%), sino ad arrivare al diritto ed all’economia (36%).
Cosa andrebbe migliorato dal punto di vista formativo? Secondo oltre una mamma su 2 (53%) occorrerebbero maggiori attivita’ extrascolastiche che non comprendano necessariamente attivita’ legate allo studio o al programma didattico. Altre (41%) sognano per i loro figli di studiare programmi legati maggiormente all’attualita’e a cio’ che sta avvenendo nel mondo, per comprendere meglio la realta’, mentre una cospicua percentuale (26%) desidera orari di insegnamento piu’ flessibili. Cosa non funziona, invece, dal punto di vista strutturale? Qui le mamme italiane lamentano soprattutto la presenza di strutture scolastiche fatiscenti (45%), per le quali occorrerebbe un maggior controllo e messa in regola, la mancanza di strumenti multimediali idonei per attuare un programma didattico al passo con i tempi (39%) e l’assenza nella maggior parte dei casi di una biblioteca scolastica ben fornita (33%).
Di chi sono le principali responsabilita’ di queste mancanze? Secondo le mamme italiane a finire “dietro la lavagna” sono in primis le istituzioni (32%), sia a livello locale che nazionali, colpevoli di non dare gli strumenti necessari e basilari per avere in Italia un corretto insegnamento. Seguono i professori (29%), ai quali le mamme rimproverano il fatto di concentrarsi prevalentemente sul lato didattico e meno su quello pedagogico educazionale (56%), di non essere adeguatamente preparati (44%) rimanendo troppo ancorati ai classici metodi d’insegnamento (38%), ed infine il concentrarsipiu’ sulla teoria e meno sulla pratica (31%).
Cosa dovrebbero quindi fare gli insegnanti? Secondo le mamme bisognerebbe investire innanzituttosu forme didattiche innovative e multimediali(54%), appassionare allo studio i bambini (49%),coinvolgendoli maggiormente e facendo scoprire il piacere della lettura, da intendere non piu’ come un obbligo, e prevedere all’interno del programma formativo meno libri da studiare (41%), molti dei quali ritenuti troppo pesanti ed ingombranti da trasportare e i cui temi trattati non sempre sono utili dal punto di vista lavorativo. Infine, una mamma italiana su 3 (32%) auspica un maggior confronto con gli insegnanti, nel corso di appositi incontri che non siano i colloqui.

COME VORREBBERO LA SCUOLA LE MAMME: I 10 PUNTI
- Edifici scolastici meno fatiscenti e piu’ a norma

- Istituti con all’interno biblioteche e strumenti multimediali al passo con i tempi

- Professori piu’ preparati, innovativi e che sappiano seguire i ragazzi anche dal punto di vista pedagogico e non solo didattico

- Meno libri e piu’ frequenti attivita’ extrascolastiche, non necessariamente legate al classico programma didattico 

- Studiare materie e argomenti che abbiano uno stretto legame con l’attualita’

- Avere un maggiore confronto con gli insegnanti, non solo durante i colloqui

- Maggiori approfondimenti legati all’arte

- Approfondire l’Informatica piu’ dal punto di vista pratico

- Studiare la Geografia piu’ dal punto di vista culturale e politico


- Concentrarsi meglio sullo studio delle lingue straniere parlate
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