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giovedì 22 gennaio 2015

Una stampante 3D ad ogni scuola del Salento

La tecnologia incontra la scuola, ovvero le nuove tecnologie della stampa 3D incontrano alcune scuole delle province di Lecce e Brindisi. Questo, in breve, il succo del progetto REpRap, che verrà presentato ai dirigenti degli istituti coinvolti rep_rap_sm.jpge ai loro collaboratori venerdì 23 gennaio, alle ore 16.00, presso la sede centrale del Liceo Scientifico “Cosimo De Giorgi” di Lecce, in viale De Pietro 14. L’obiettivo è quello di diffondere la tecnologia nelle scuole come veicolo per le conoscenze di base, e l’attività REpRap nasce all’interno del progetto di ricerca Smart Cities EDOC@WORK 3.0., derivato da una collaborazione fra il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento, nella figura del Prof. Ing. Antonio Grieco, la Divisione di Ingegneria Informatica – Consorzio CETMA di Brindisi, rappresentato dall’Ing. Lucio Colizzi, il dott. Remo Gozzi, in rappresentanza di HP, e che si avvarrà del contributo del FabLab Lecce.
La sigla REpRap sta per “REPlicating RApid Prototyper”, e ha come obiettivo primario la diffusione della cultura scientifica attraverso la produzione di oggetti. E al giorno d’oggi non c’è modo più semplice e veloce dell’utilizzo di una stampante 3D per produrre oggetti di qualsiasi tipo, senza porre limiti all’immaginazione. Una stampante 3D ha dei componenti hardware, quali estrusori, cavi, componenti metallici, ma è costituita anche da una serie di pezzi facilmente assemblabili tra loro e fabbricabili tramite un’altra stampante 3D. Il tutto, ovviamente, va corredato dalle nozioni che si imparano tradizionalmente a scuola: matematica, geometria, informatica, necessarie per disegnare al computer il modello dell’oggetto che si vuole creare, progettarlo, e “stamparlo”, rendendolo reale e tangibile. È più facile a farsi che a dirsi, dal momento che tutta la documentazione relativa alle tecniche di stampa 3D è disponibile su internet ed è Open Source, consultabile da chiunque, e aperta anche a eventuali modifiche.
Numerosi sono gli istituti salentini coinvolti in questa prima parte del progetto, assieme ai loro dirigenti scolastici: l’Istituto Tecnico Industriale Statale “Ettore Majorana” di Brindisi, il Liceo Classico Statale “G. Palmieri”, i Licei Scientifici “C. De Giorgi” e “Banzi Bazoli”, il Polo Professionale “L. Scarambone”, il Liceo Artistico “Ciardo” e l’Istituto “Galilei - Costa”, tutte scuole di Lecce. Ognuno di questi primi sette istituti, detti Parents (Genitori) verrà dotato immediatamente di una stampante 3D; inoltre verranno individuati due team per ogni istituto: uno che imparerà le tecniche di stampa e diffonderà l’idea del FabLab@School (un laboratorio di fabbricazione digitale all’interno della scuola), e un altro che si occuperà di trasmettere tutte le conoscenze acquisite ad un’altra scuola, detta Child (Figlio), fabbricando anche i pezzi per costruire una stampante 3D per quest’ultima. In questo modo le competenze verranno tramandate in quanti più istituti possibile (100 scuole entro la fine di giugno), e ogni scuola sarà dotata della propria stampante 3D, con tutte le componenti hardware fornite dal progetto EDOC@WORK 3.0.
Ogni singolo istituto darà evidenza dell’iniziativa sul suo sito web, e sarà presente sui vari canali social (Facebook, Twitter, LinkedIn), per mostrare i risultati ottenuti e per verificare l’andamento dell’attività.
Non è difficile individuare i vantaggi del progetto REpRap. Vantaggi per le scuole, perché offre un approccio innovativo allo studio, per gli studenti, che potranno trasformare i propri saperi teorici in risultati tangibili e per la comunità, che sarà ricca di giovani perfettamente in grado di padroneggiare queste nuove tecnologie.

Pro_Salento

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