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mercoledì 8 aprile 2015

Continua il tour dello spettacolo“Miti ed Eroi” di Giorgio Albertazzi con musiche di Davide Cavuti

Continua il tour 2015 dello spettacolo “Miti ed Eroi”di e con Giorgio Albertazzi con le musiche originali del compositore abruzzese Davide Cavuti. Nel mese di aprile lo spettacolo, che ripercorre la visione dei miti e degli eroi del nostro tempo, sarà in scena nel Lazio e in Toscana. Prima tappa venerdì 10 aprile alle  ore 21, presso il Teatro Giuseppetti di Tivoli: con il Maestro Giorgio Albertazzi ci sarà in scenaDavide Cavuti, autore di musiche per il cinema (per registi quali Michele Placido, Pasquale Squitieri, Rudiger Von Spies) e per il teatro (Arnoldo Foà, Ugo Pagliai, Edoardo Siravo, Paola Gassman) e da anni collaboratore del Maestro  Albertazzi in numerosi suoi spettacoli e recitals di grande successo (“Prima che il sogno”, “Il mare e altro”, “Galeotto fu Dante”, “Amleto e altre storie”, “Io ho quel che ho donato”, “Shakespeariana”, “Il Mercante di Venezia”, etc).
Giorgio Albertazzi, un mito vivente alle prese con un viaggio sacro alla riscoperta delle gesta di dei ed eroi ormai entrati nell’universo del Mito, di quegli eroi resi immortali da noi umani quando li abbiamo trasformati nell’incarnazione dei nostri sogni. Il viaggio inizia in Grecia, culla di tutti i grandi miti, con Dedalo che a Creta costruisce il Labirinto per il Minotauro e, soprattutto, con Icaro che spicca il volo per sentirsi libero nel cielo fino a sfidare Giove ed il sole che scioglie le sue ali, facendolo precipitare in mare; poi i grandi eroi omerici: il Pelide Achille, la cui “ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei”, e lo straordinario Ulisse, che dopo aver resistito alle seduzioni della maga Circe intraprese il “folle volo”, l’allegorico viaggio oltre le colonne d’Ercole che Dante canta nel XXVI canto dell’Inferno. Infine, Enea, il superstite di Troia, che solca il mare verso un destino segnato dagli Dei, ed approda nella città di Cartagine, regno della bellissima Didone. È una passione violenta e irrefrenabile, quella che travolge i due, fino a quando il dio Mercurio ricorda all’eroe troiano la missione che deve compiere; e mentre le navi si allontanano all’orizzonte la disperata Didone si toglie quella vita che, senza Enea, appare insopportabile. È il grande mito dell’amore che rivive nei versi dedicati a Beatrice da Dante, che torna in quelli di Shakespeare e Lorenzo il Magnifico. E poi, Eleonora Duse, il velivolo di Gabriele D’Annunzio, Moby Dick, il corteggiamento alla morte di Federico Garcia Lorca, i bambini della Crociata dei Bambini, fino ad alcuni inattesi protagonisti: la nonna del protagonista, Leonida, e la sua professoressa di latino e greco, Cinita. 
“… poi un giorno qualcuno pronunciò la fatidica parola: un mito!- afferma il Maestro Albertazzi - Chi sono gli eroi? Incarnano i nostri sogni? Sono figli degli dei e degli uomini. Sono immortali”.

MuTeArt

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