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lunedì 16 giugno 2014

E’ tempo di esami: bere per non dimenticare

E’ partito il conto alla rovescia per quasi 600.000* tredici-quattordicenni italiani che affronteranno tra pochi giorni il loro esame di terza media e per i circa 500.000* maturandi che dovranno cimentarsi nella prima prova scritta. Studio di gruppo a turno nelle varie case o matto e disperatissimo nella solitudine della propria scrivania, metodicamente dalla mattina alla sera o compulsivo fino alla sfinimento, la preparazione agli esami è spesso un percorso ad ostacoli che coinvolge tutta la famiglia.
E’ quindi necessario trasformare questo stato di tensione, peraltro richiesta da un evento importante come gli esami, in una situazione positiva di attivazione del cervello e di tutte le energie psico-fisiche, che ci consente di essere pronti e concentrati sull'obiettivo. Sono tanti i fattori che possono aiutare i ragazzi (dal sonno ad una sana alimentazione, dalle ore di svago al supporto di amici e parenti), e tra questi ce n’è di certo uno semplice, quotidiano, ma spesso sottovalutato: una corretta idratazione.
A provarlo sono alcuni studi che dimostrano che bere sufficiente acqua minerale può migliorare la capacità di apprendimento degli studenti. L’acqua è infatti essenziale per una corretta salute e funzionalità cerebrale: aiuta il cervello a non surriscaldarsi, processo che causa un calo della performance, mal di testa, difficoltà di concentrazione.
È bene ricordare inoltre che giovani e bambini sono maggiormente esposti al rischio di disidratazione rispetto agli adulti, a causa del loro elevato rapporto tra superficie corporea e massa corporea, ovvero tra la quantità di liquidi in essi contenuta ed il loro peso. Tradizionalmente una disidratazione pari al 2% del peso corporeo era stata associata a una diminuzione significativa delle performance cognitive; la letteratura scientifica più recente indica che anche un livello di disidratazione di solo l’1-1,5% può avere effetti negativi sulle capacità cognitive. E’ quindi fondamentale idratarsi correttamente affinché tutte le capacità intellettive ritornino alla normalità.
“L’acqua è particolarmente necessaria nei tessuti ad alta attività metabolica: tra questi, il più importante è il cervello, formato da questo elemento per l’85% – afferma il Dott. Alessandro Zanasi esperto idrologo dell’Osservatorio Sanpellegrino (www.sanpellegrino-corporate.it), Docente della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Respiratorio e della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Bologna - Diversi studi hanno dimostrato come l’insufficiente idratazione incida negativamente non soltanto sulle prestazione fisiche, ma anche su quelle cerebrali. Una moderata disidratazione porta a stanchezza e riduzione di concentrazione, oltre che mal di testa e rallentamento anche dell’esecuzione di compiti semplici”.
“Durante le giornate di esami è molto importante portare con sé una bottiglia d’acqua e bere almeno ogni ora, in questo modo si idratano le membrane cellulari rendendole più reattive – continua il Dott. Zanasi - In particolare, è consigliabile scegliere acque minerali ricche di calcio, utile alla trasmissione degli impulsi nervosi e a favorire i processi cognitivi”.
Consiglio che vale anche per i genitori: insieme all’attenzione per la merenda e i pasti che prepariamo ai nostri ragazzi per aiutarli a studiare meglio, non tralasciamo un gesto banale, semplice ma infinitamente prezioso: assicuriamoci che abbiano sempre una bottiglietta d’acqua a portata di mano, tra libri, appunti, matite e dizionari.
Al contrario del detto antichissimo, quando si tratta di acqua, bere può aiutare a non dimenticare e ad affrontare al meglio gli appuntamenti in cui memoria, attenzione e concentrazione sono indispensabili.
Ufficio Stampa MSL Italia

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