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sabato 7 giugno 2014

San Donato, associazioni e cittadini increduli per la chiusura dell'Auditorium "Britti"

"Perché?". E' questa la domanda che nel quartiere di San Donato si pongono in tanti dopo la chiusura perentoria dell’Auditorium Britti,  ad oggi priva di motivazioni. 
Increduli e amareggiati i  cittadini, giovani e meno giovani che in questi anni hanno vissuto un luogo divenuto punto di ritrovo, spazio ricreativo e culturale. Giovani e meno giovani non solo del quartiere, ma dell’intera città e delle sue zone limitrofe hanno potuto assistere a spettacoli, partecipato a laboratori, a incontri formativi, grazie all’operosità di gruppi d’ascolto, associazioni teatrali e culturali, tra i quali Errori di Trasmissione (EdT), Teatri OFFesi, Murè Teatro e Residenze Teatrali (ReTe), ormai simbolo della rinascita di un intero quartiere che in breve tempo è stato rivalutato. 
Uno spazio pubblico aperto, libero, concesso dalla precedente amministrazione ad alcune associazioni con l'intento di renderlo un luogo vivo. Un'operazione riuscita, visti i risultati ottenuti, infatti, la presenza ai laboratori, i festival e soprattutto il senso di comunità e appartenenza che ha fatto dello spazio "Britti" un punto di riferimento per i cittadini di San Donato, un motivo di orgoglio. 
"Cosa sia successo è davvero incomprensibile. In pieno ballottaggio, nella vacatio di un'amministrazione che eventualmente opti per scelte differenti sull'uso del Britti, non comprendiamo davvero la solerzia degli uffici comunali che, con un preavviso di meno di 24 ore, hanno chiuso i cancelli. 
Una procedura sgarbata che, quali che siano le motivazioni, non ha tenuto in nessuna considerazione le immediate conseguenze sull'attività delle associazioni e dei cittadini coinvolti: laboratori sospesi dall'oggi al domani, programmazione saltata, e, cosa secondo noi della massima gravità, interruzione di un processo aggregativo dai riscontri insperati. 
Una vicenda allarmante che ci lascia basiti e getta un'ombra spiacevole sul futuro del Britti. 
Per questo chiediamo da subito ai candidati sindaci di esprimersi a riguardo e, all'indomani dell'elezione, chiederemo un immediato incontro con la nuova Amministrazione, facendoci portatori di un'urgenza che riguarda un quartiere intero e, proponendo la riapertura del Britti e di un processo di immenso valore per la città di Pescara, la cui interruzione sarebbe un delitto". 
Per ora resta lo sconcerto di tutti coloro che erano soliti frequentare il Britti per le più svariate attività e che attendono e cercano risposte.
Chiara Marini
Ufficio stampa Associazione Residenze Teatrali

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