Pagine

martedì 31 marzo 2015

I risultati del progetto Home Care Premium

In relazione al progetto Home Care Premium finanziato dall’Inps ed avente all’oggetto l’erogazione di prestazioni socio-assistenziali in favore dei dipendenti e dei pensionati pubblici e dei loro familiari, si è tenuta oggi, presso il Museo Michetti di Francavilla al Mare, una giornata di lavoro per tutti gli Enti, gli operatori e le famiglie beneficiarie coinvolti nel medesimo progetto.
L’occasione ha consentito al Comune capofila (quello di Francavilla al Mare) ai Comuni dell’Ambito e alla rete di progetto di verificare i primi risultati, prima della fase di avvio dell’erogazione delle prestazioni socio-assistenziali previste. A seguito della pubblicazione del 29 gennaio da parte dell’Inps gli utenti hanno potuto presentare la domanda di assistenza fino ad oggi per predisporre il progetto individualizzato da ciascun utente accreditato. Come previsto dal Regolamento di adesione, il progetto potrà prevedere per i beneficiari: assistenza domiciliare, attraverso assunzione diretta di assistente domiciliare o l’utilizzo do voucher; prestazioni integrative messe a disposizione da parte di fornitori accreditati come trasporto, fornitura ausili, servizi professionali domiciliari, servizi a carattere extra domiciliare, consegna pasti a domicilio, strutture residenziali per non autosufficienti, assistenza amministrativa per la gestione del contratto di lavoro domestico.
“Oggi si chiude il bando per la sovvenzione degli utenti – ha detto l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Francavilla, Francesca Buttari – è un momento importante, da domani si potrà iniziare a beneficiare dei Piani. Gli Ambiti hanno tempo da domani fino al 31 maggio per stipulare i Piani di assistenza. Lo si può operare in maniera classica, con il progetto badanti. Non c’è solo l’assistenza domiciliare, ma c’è tutta la parte dei servizi integrati tra cui l’assistenza educativa sia domiciliare che scolastica. Sono ben oltre i 50 che avevamo come obiettivo. Questo progetto non riguarda solo Francavilla, ma tutto l’Ambito, qui c’è stata una maggiore concentrazione anche perché qui risiede la maggior parte degli utenti. Abbiamo incentrato di più lo sguardo sull’utente. Abbiamo dei fornitori riconosciuti dal Comune a cui ci si può rivolgere. Ad oggi abbiamo una lista fornitori che ci consente di coprire tutti i servizi integrativi. L’aspetto importante è che abbiamo coperto tutto questo ventaglio. Questo consente all’utente di accedere all’elenco fornitori e di scegliere quello a lui più adatto. Abbiamo fatto alcuni investimenti importanti a livello di consulenza per creare quella rete lunga che ci fa arrivare fino a Roma perché Home Care Premium non deve fare oggi, ci sarà un nuovo progetto che partirà in modo automatico. Home Care Premium deve essere un pilastro delle Politiche Sociali di Francavilla. Abbiamo diversi servizi sociali che assimileremo come il Servizio Civile, quindi la nostra è una realtà molto vivace sotto questo punto di vista. La nostra attenzione vuole portare più risorse ed innovare le Politiche Sociali del Comune e dell’Ambito perché abbiamo una responsabilità diffusa. Stiamo facendo una riflessione che dovrà fare anche la Regione Abruzzo che riguarda il regolamento delle Aziende che lavorano sul sociale con un’eterogeneità di modalità di lavoro, bisogna fare uno sforzo di qualifica, il Comune di Francavilla vuole fare un percorso autonomo per allineare lo standard delle Aziende assistenziali rispetto alle richieste delle Leggi regionali. Si deve cercare di fare un mix di percorso formativo e percorso professionale. È chiaro che questa cosa non si fa in pochi giorni, ci dobbiamo dare un orizzonte più lungo. Noi vogliamo una richiesta professionale qualificata, il Comune si vuole impegnare anche per una qualifica professionale”.
L’attività dell’Ambito ha coinvolto molti potenziali beneficiari, garantendo a circa 250 famiglie, grazie anche ad una campagna informativa ad hoc, le informazioni per l’accesso alla procedura ed il raccordo in banca dati. Si prevede l’avvio dei primi progetti il 1° aprile (domani) e allo stato attuale, a fronte delle 50 programmate, si hanno 72 posizioni già riconosciute dal sistema telematico di cui la maggior parte in uno stato ormai maturo di lavorazione. Per l’erogazione delle prestazioni principali di assistenza domiciliare si è proceduto, mediante avviso pubblico, alla formazione del Registro di Ambito delle Assistenti Familiari ed Educative, attualmente formato da 30 assistenti familiari e 9 assistenti educative, ma già in fase di ulteriore aggiornamento. Per l’erogazione dei servizi integrativi (trasporto, fornitura ausili, servizi professionali domiciliari, servizi a carattere extra domiciliare, consegna pasti a domicilio, strutture residenziali per non autosufficienti, assistenza amministrativa per la gestione del contratto di lavoro domestico) si è proceduto, mediante avviso pubblico, all’individuazione di soggetti specializzati, che sono stati accreditati tramite procedura informatica, garantendo la copertura dell’intera gamma delle prestazioni integrative.
“Il progetto – ha spiegato il consulente tecnico del progetto, Alessandro Ciglieri – è finanziato da un contratto finanziario che i dipendenti pubblici fanno per loro stessi, quindi non ricadono sui conti dell’Ente. Questo è quindi un progetto che attinge da questo fondo. Il progetto si pone anche l’obiettivo di arrivare al modello mantenendo un sistema a livello sociale che vede al centro la tecnologia. Quindi credo che si sia creata subito la possibilità per questo finanziamento aggiuntivo, hanno utilizzato una soluzione per migliorare l’offerta sociale dell’Ambito. La tecnologia è a disposizione dell’Ente, ma è a disposizione anche delle famiglie”.

Nessun commento:

Posta un commento