Pagine

mercoledì 28 maggio 2014

Conferenza nazionale delle presidenti Cpo per il caso Abruzzo: consiglio da Fiocco Azzurro

"Ci congratuliamo per il successo elettorale di Luciano D'Alfonso, con cui siamo convinte di poter avviare fin da subito una proficua collaborazione per il compimento dell'effettiva democrazia paritaria. Siamo comunque allarmate dal fatto che in Consiglio al momento potrebbe essere presente solo una donna, motivo che ci spinge, con ancora più convinzione di sempre, a ripresentare a questo Consiglio la proposta di modifica dello statuto regionale, per introdurre la doppia preferenza di genere anche alle prossime elezioni regionali". E' il commento di Gemma Andreini, presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, che preannuncia l'imminente organizzazione in Abruzzo della prossima Conferenza nazionale delle Presidenti delle Cpo, struttura nella quale confluiscono tutti gli organismi di Parità delle Regioni italiane, comprese quelle a statuto speciale. "Questo organismo nazionale - continua la Andreini - si è occupato e continua a farlo tuttora di problematiche relative alla rappresentanza di genere e, in particolare, ha studiato in modo approfondito le diversità ravvisate nelle varie leggi regionali che disciplinano la doppia preferenza di genere, producendo atti che si traducono, di fatto, in proposte legislative indirizzate ai Ministeri competenti. In un colloquio avuto stamattina con Roberta Mori, referente della Conferenza nazionale delle Presidenti delle Cpo, si è evidenziata l'anomalia del Consiglio regionale abruzzese, la cui composizione venuta fuori delle urne, di fatto, azzera quasi la componente femminile. Motivo che ci spinge a far ripartire, fin da subito, in Consiglio il dibattito sull'introduzione della doppia preferenza di genere alle regionali prossime". Del resto la legge che disciplina la doppia preferenza di genere è una realtà già consolidata nelle elezioni europee, amministrative e anche nella regione Campania. "Non si comprende il motivo per cui - conclude la Andreini - questo segno di democrazia non debba trovare accoglienza ed applicazione anche nella nostra Regione. Ci teniamo a sottolineare che non si tratta di quote rosa, ma di uno strumento per avvicinare le donne alla gestione della res pubblica, che, come ha dimostrato anche l'esito di queste elezioni, hanno maggiori difficoltà a trovare un proprio spazio in politica, sia perchè lo status quo determina una lotta impari con il potere politico esercitato dagli uomini, ormai consolidato negli anni e radicato sul territorio, sia per banali ma reali problematiche  economiche".
Gemma Andreini
Presidente regionale Cpo

Nessun commento:

Posta un commento