Pagine

lunedì 13 ottobre 2014

La Russia ripristina la casa natale di San Francesco di Assisi patrono d'Italia

È ritornato, nel mese francescano, al suo originale splendore, l’interno di “Chiesa Nuova San Francesco Converso” di Assisi che la tradizione fa sorgere sui resti della casa natale del Patrono d’Italia.
Gli affreschi, che nel 1925 erano stati coperti da uno strato di intonaco finto –oro, sono ritornati alla luce, e quindi alla fruizione di tutti, grazie alla sensibilità del Consolato Onorario della Federazione Russa di Ancona  diretto da Armando Ginesi  e alla generosità del  cittadino russo signor Sergey Matvienko di San Pietroburgo.
Sergey Matvienko, di religione ortodossa, (figlio della terza carica della Federazione Russa, la presidente del Senato Valentina Matvienko già Governatrice di San Pietroburgo), ha contribuito economicamente in toto dimostrando una profonda spiritualità e rispetto nei confronti della figura di San Francesco d’Assisi, ma anche espresso desiderio di salvaguardare  un valore storico-artistico del nostro Paese, nonché ha dato una dimostrazione concreta di quanto le due anime del Cristianesimo – quella cattolica e quella ortodossa –possano procedere nel cammino della riconciliazione dopo una troppo lunga separazione che ha diviso le due Chiese sorelle sin dal 1054.
 L’intervento economico di un russo nei confronti dell’Italia fa leggere inoltre l’avvenimento come un rafforzamento delle relazioni tra l’ Italia e la Russia  e la cosa assume  un particolare significato di positività e di speranza in un momento di tensioni internazionali come quello che il mondo attualmente attraversa. Pertanto, nonostante le problematiche legate all’economia mondiale e a una certa crisi della fede, il recupero dell’originalità della Chiesa che sorge sulla casa natale di San Francesco, racchiude in sé significati di grande rilevanza. E’ quanto ha sottolineato il Console Onorario della Federazione Russa di Ancona – a cui si deve la promozione dell’iniziativa – nel corso del suo intervento alla conferenza stampa del 13 ottobre, svoltasi ad Assisi, presso la Sala della Conciliazione del Comune, il quale non ha esitato a definire l’evento di importanza storica, un evento che si paleserà il prossimo 30 di ottobre, con la presentazione alle autorità e al pubblico dello status quo ante originario e la restituzione alla luce di tutti gli affreschi dei pennacchi e della paraste dell’edificio sacro, che narrano le vicende più significative dei primi anni dell’avventura francescana.
Il Sindaco della città di Assisi ing. Claudio Ricci il quale, da padrone di casa, ha porto il saluto ai giornalisti convenuti, al Console Armando Ginesi e a Padre Francesco De Lazzari, superiore della comunità francescana che gestisce Chiesa Nuova “San Francesco Converso” e agli altri presenti. Egli si è detto particolarmente felice di annunciare l’avvenimento che verrà rivelato al pubblico cittadino e ai pellegrini di tutto il mondo, ringraziando il Console Ginesi per l’idea ed il costante impegno profuso nella sua realizzazione, ma in particolare modo il cittadino russo Sergey Matvienko che, facendosi carico interamente dell’onere necessario, ha dato un segnale di grande importanza ecumenica proprio nella città della Pace per eccellenza e dell’incontro tra fedi diverse, cristiane e non cristiane, qual è la città di Assisi. Il signor Matvienko – ha sottolineato il Sindaco – non è uno sponsor, perché non ha un marchio da reclamizzare e quindi non ha inteso, con la sua azione di finanziamento, compiere un’operazione di marketing. Lui nulla avrà di ritorno, dalla sua generosa munificenza, se non il soddisfacimento di un’esigenza spirituale e di fede che gli fa onore. Questa settimana rappresenta, inoltre, per la città di Assisi un momento importante: venerdì 17 si saprà se sarà Assisi la Capitale Europea della Cultura 2019.
Infine Padre Francesco de’ Lazzari ha ricordato che fu Il re di Spagna Felipe III a fondare la chiesa nel 1615: per cui questo fatto esalta l’internazionalità, in qualche modo, dell’insegnamento francescano, dal momento che con la generosità di uno straniero ieri, il re di Spagna, è stata fondata la chiesa e con la generosità di un altro straniero oggi, il russo Matvienko, essa è tornata al suo stato originario che era possibile solo immaginare attraverso  un quaderno di disegni del 1700 che illustrava, con grande fedeltà, la situazione quale era prima del 1925 e che nessuno poteva né vedere né immaginare fino al 2013, quando sono iniziati i lavori di recupero del tesoro visivo nascosto, sempre seguiti sotto la consulenza scientifica della Soprintendenza dei Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Perugia, rappresentata dalla competenza e diligenza della dott.ssa Maria Brucato. Poco più di dodici mesi ci sono voluti per uno straordinario lavoro del genere  (da quando il 18 settembre 2013 fu firmato l’accordo, presso la Curia Generalizia di Roma dell’Ordine dei Frati Francescani Minori, dai superiori nazionali e provinciali e dal Sergey Matvienko, alla presenza, tra l’altro dell’Ambasciatore Straordinario e Ministro Plenipotenziario della Federazione Russa Sergey Razov, del Console Ginesi, del Presidente dell’Associazione Amici dell’Italia e della Russia Marco Ginesi , del Superiore Generale dell’Ordine Francescano Padre Anthony Michael Perry e di altre personalità). 
Ciò che colpisce è il rispetto dei tempi dei lavori: consegna in data 9 dicembre 2013, ultimazione 22 ottobre 2014. Il 30 ottobre l’unica impalcatura presente sarà giustificata dal fatto che in corso d’opera sono state fatte nuove scoperte che hanno rivelato che la cupola nasconde, sotto gli elementi geometrici, una superficie completamente affrescata. Tali scoperte renderanno indispensabile un’ulteriore azione degli esperti restauratori.
Per ritornare all’intervento del Console egli ha dato un’informazione molto importante e cioè che, nel corso dei lavori, è stata fatta una scoperta di notevole rilevanza. La cupola centrale –ricoperta da intonaco a motivi geometrici –  è risultata essere anch’essa interamente affrescata, come è emerso da “saggi” effettuati appositamente. Nessuno era al corrente di questo fatto che non risultava registrato neppure nel famoso quadernetto di disegni del diligente anonimo settecentesco. Non è dato sapere di che natura siano questi affreschi e che soggetto trattino, tuttavia da alcuni saggi effettuati emergono scene del francescanesimo maturo come probabilmente le stimmati di San Francesco. Il Consolato si sta attivando perché anche le risorse economiche per questo ulteriore lavoro restaurativo vengano reperite.
Inoltre sempre il Console Ginesi ha dato notizia che, dopo  che si è diffusa la notizia  del munifico intervento del signor Matvienko, anche le Ambasciate della Repubblica di Armenia in Italia e presso la Santa Sede hanno voluto dare un segno di disponibilità facendosi carico della donazione di due Pale d’Altare, che andranno ad arricchire, due degli altari laterali della chiesa. Una delle due opere è in corso di realizzazione da parte di un noto artista contemporaneo armeno, specializzato in arte a soggetto religioso, il pittore Narek Avetisyan che sta ultimando il lavoro commissionatogli.
In conclusione si sottolinea come lo storico evento si sia voluto portare a compimento, grazie alla collaborazione piena ed entusiasta di tutti coloro che, a vario titolo, sotto il coordinamento del dirigente della segreteria Consolare russa di Ancona Renato Barchiesi, hanno lavorato attorno al progetto, entro il mese dedicato a San Francesco, anche per rendere un omaggio particolare alla figura del Pontefice che proprio questo nome, per la prima volta nella storia della Chiesa Cattolica, ha voluto assumere e di cui molte azioni appaiono fortemente ispirate alla semplicità, all’umiltà, ancorché alla determinatezza, e allo spirito di misericordia del Santo Poverello di Assisi.
Le scoperte venute alla luce grazie a questo intervento restaurativo costituiranno materia di studio per iconologi, storici e studiosi del francescanesimo.
Intanto stanno pervenendo sia alla segreteria del Sindaco di Assisi che a quella Consolare alcune conferme di partecipazione alla presentazione del 30 ottobre tra cui quelle dell’Ambasciatore russo in Italia Sergey Razov, dell’Ambasciatore russo presso la Santa Sede, Alexander Avdeev, del sottocapo di Stato Maggiore del Comando Generale della Guardia di Finanza Gen. Fabrizio Cuneo, dell’ex Presidente della Rappresentanza Commerciale della Federazione Russa in Italia Natela Scengheljia, dell’Ambasciatore della Repubblica di Armenia in Italia Sargis Ghazaryan e dell’Ambasciatore di Armenia presso la Santa Sede Mikayel Minasyan, Genero del Presidente della Repubblica di Armenia, ecc…

Agnese Testadiferro
press office

Nessun commento:

Posta un commento